Nuova mirrorless dalla casa nipponica. Vale la pena comprarla? Cosa ci dà in più rispetto alla già apprezzatissima Fujifilm Xt2? In quali ambiti possiamo usarla? Ecco il Test Fujifilm Xh1.
Il fascino delle Fotocamere Fujifilm
Sapete bene che sono un appassionato di questo marchio da anni. Ho iniziato con una Fuji Xe1 nel 2013 per poi passare alla Fuji Xt1 e, successivamente, alla Fuji Xt2. In marzo mi sono deciso ad acquistare l’ultima piccola – si fa per dire – della casa; la Fujifilm Xh1. Insomma, proprio non mollo! No! Perché credo che queste fotocamere mirrorless abbiano davvero qualcosa da dire nonostante siano, per certi versi, ancora migliorabili. In fotografia bisogna sempre conoscere a fondo e allora eccomi qui a buttar giù due righe che spiegano la mia personalissima e veritiera esperienza fatta di diverse prove sul campo volte a scrivere questo Test Fujifilm Xh1.
Fujifilm Xh1 e Fujifilm Xt2
Perché Fuji ha lanciato sul mercato una mirrorless così simile alla precedente? Bene, al di là delle strategie di marketing legate alla vendita c’è dire che la Xh1 non sostituisce la Xt2, affatto. La Fujifilm Xh1 è proprio un’altra fotocamera ed – in particolare – è una mirrorless che corteggia i Video Maker. Ha uno stabilizzatore a 5 assi fondamentale per chi fa’ video e che, ovviamente, torna utile anche in fotografia. Ha un corpo più robusto e più pesante – lo si sente subito – e presenta una batteria molto più performante. Bella l’dea di equipaggiarla con una nuova simulazione pellicola, questa volta cinematografica: Eterna. Molto carino il nuovissimo display sulla calotta personalizzabile in base alle funzioni che ci piace ci vengano mostrate ma, ammettiamolo, è spudoratamente ispirato alla Leica SL! C’è anche da dire che, con questo display, si perde un po’ di quel design vintage fatto di ghiere sulla calotta a cui Fuji ci ha da sempre abituato.
I file della Xh1
Io amo essere pratico e, quindi, vi mostro subito qualche fotografia scattata con la Fujifilm Xh1. Credo non ci sia modo migliore per giudicare la qualità di una fotocamera.
Ottica usata: Fujinon XF 35 mm F2 R WR. Sensibilià ISO: 2000. Un bianco e nero scattato nella mia sala pose in luce naturale. A dir la verità in controluce, in forte controluce! Pensate che dietro al soggetto c’è una vetrata di 1 metro per 2,5 metri. Una messa a fuoco non proprio fulminea, ma c’era da aspettarselo e comunque anche altre fotocamere avrebbero faticato in una condizione così estrema.
Vi allego un dettaglio del rumore digitale. Non ritocco molto le mie foto e qui non ho applicato noise reduction, quindi potete fidarvi del file. Personalmente non mi è mai dispiaciuta la grana e, soprattutto, una grana di questo tipo – specialmente se si presenta ad una sensibilità relativamente alta – peccato, però, che Fuji non abbia risolto il fatto che quasi lo stesso rumore si manifesta già a 640 ISO rimanendo – questo lo devo dire – costante sino ai 2000 ISO.
Ottica usata: Fujinon XF 23 mm F2 R WR. Sensibilità ISO: 800. Qui è evidente il “problema”. A ben riflettere è assai probabile che la grana sia più visibile che nelle altre fotocamere che utilizzo per via dei “soli scarsi” – si fa’ per dire – 24.3 megapixel. Per essere più chiaro: un reticolato di pixel che – per via anche di una tenuta ad alti ISO non proprio efficiente – restituisce disturbi di questo tipo.
Eccone il dettaglio. A oggi ho scattato circa 6000 fotografie con la Fujifilm Xh1 e continuerò a testarla per un pò.
Ottica usata: Fujinon XF 35 mm F2 R WR. Sensibilità ISO: 200. Colore del fondale molto intenso. Di questa immagine adoro l’incarnato e le tonalità della pelle in generale. D’altronde Fuji ha una grande esperienza in fatto di colore mutuata dalle pellicole e, ancor meglio, dalle bellissime diapositive del secolo scorso. Ricordo ancora la mia felicità ogni volta che ritiravo le dia scattate in pellicola Fuji Velvia. Comunque il file della Fujifilm Xh1 – a questa sensibilità e con luci controllate – si dimostra straordinariamente ricco e soddisfacente.
Ottica usata: Fujinon XF 35 mm F2 R WR. Sensibilità ISO: 200.
L’autofocus della Fujifilm Xh1
Eccellente. Non ho altro d’aggiungere. Reattivo e preciso in modalità singola. Lavora brillantemente – sì, brillantemente – anche in luce scarsa. Davvero. Pensate che – durante la sessione ritrattistica del modello qui in basso – ho scattato parallelamente anche con una Nikon D810. Non c’è storia. L’Af della mirrorless batte a pieni voti quello della reflex. Per buona parte della durata dello shooting ho continuato a pensare fra me e me: “no, qui non si vede un tubo, non focheggerà”. E invece ha focheggiato! E bene pure! L’Af continuo è altrettanto interessante e preciso. Forse più lento – o per meglio dire più fluido – nel cercare il fuoco, ma è anch’esso infallibile.
Ottica usata: Fujinon XF 35 mm F2 R WR. Sensibilità ISO: 200. Una fotografia tratta da un book fotografico per un giovane attore. Scattata con l’autofocus impostato in C. Pensate che qui non ho lavorato con la classica luce pilota ma, semplicemente, grazie ad un’illuminazione decisamente fiacca proveniente dalla vetrata del mio studio fotografico. In scarsa luce è davvero tutto sotto controllo con la Fujifilm Xh1 ed è difficile perdere lo scatto.
Conclusioni
Posso dire che da questa prova sul campo è emersa una fotocamera mirrorless che trova di certo una sua ragionevole collocazione fra video maker e fotografi. E’ robusta, affidabile, veloce. Certo – da questo Test Fujifilm Xh1 – emerge un file che già a 640 / 800 ISO non è proprio entusiasmante in fatto di qualità e, onestamente, ne sono un po’ deluso. In linea di massima questo rumore fotografico tende ad essere sempre presente – sin dalla sensibilità sopra specificata – e a diventare molto fastidioso intorno ai 3200 ISO.
Ho più volte espresso un concetto fondamentale secondo il quale non esiste una fotocamera che – in assoluto – soddisfi ogni esigenza fotografica. Perché le applicazioni in fotografia sono davvero tante e noi fotografi siamo troppo diversi l’uno dall’altro. In definitiva la Fujifilm Xh1 è – a mio personalissimo avviso – una camera pienamente soddisfacente per la realizzazione di scatti fotografici in luce controllata e, dove, non si richiede una grande qualità d’immagine, sto pensando soprattutto alla fotografia street. Insomma, in qualità di fotografo di matrimoni non me la sento affatto di mollare la mia Reflex per questa Mirrorless.